Chiarimenti sul reverse charge nelle cessioni di cellulari e microprocessori

Dal 1° aprile 2011 alla cessione di telefoni cellulari e di componenti dei personal computer (microprocessori) si applica il meccanismo del reverse charge, pertanto il soggetto tenuto al versamento dell’Iva per effetto dell’inversione contabile è l’acquirente. L’Agenzia delle Entrate ha chiarito che il reverse charge sui telefoni cellulari non si applica né nelle cessioni al dettaglio né quando la cessione dell’apparecchio è accessoria alla fornitura del “traffico telefonico”. Inoltre, l’inversione contabile non si estende agli accessori dei telefoni cellulari se ceduti separatamente dall’operazione principale di cessione del telefono cellulare. Per quanto riguarda la cessione di tutti i “dispositivi a circuito integrato quali microprocessori e unità centrali di elaborazione”, l’inversione contabile si applica anche nelle cessioni di beni destinati ad essere installati in apparati analoghi ai personal computer, quali ad esempio i server aziendali. (Agenzia delle Entrate, Risoluzione n.36, 31/03/11)